Ti è mai capitato di sentire che la tecnica non basta più?

Premere un punto, lavorare un tessuto, seguire una mappa…

eppure sentire che dietro quel piede c’è molto di più:

una storia, un’emozione, una ferita, una paura che non parla.

Come riflessologo o operatore olistico,

forse hai percepito che il corpo racconta,

ma mancano spesso le parole giuste per accoglierlo e guidarlo verso una nuova consapevolezza.

Soprattutto quando davanti a te c’è una persona fragile, che vive o ha vissuto un percorso oncologico.

👉 E in quei momenti, la tecnica non basta.

Serve presenza, linguaggio consapevole e maturità relazionale.

Cosa accade quando l’ascolto si ferma al corpo?

Quando tocchi un piede ma non sai come relazionarti in maniera efficace con la persona, il tuo lavoro resta in superficie e rischia di non portare il vero e differenziante contributo.

Ti senti inefficace, o peggio, ti carichi di responsabilità che non sono tue.

• Ti chiedi se stai “facendo la cosa giusta”.

• Ti senti invadente o inadeguato davanti alla sofferenza.

• Hai paura di oltrepassare i confini del tuo ruolo.

• Non sempre sai cosa dire quando emergono emozioni forti.

E così, piano piano, perdi anche fiducia nel tuo valore professionale.

Ma non è un problema di competenza tecnica.

È una mancanza di strumenti relazionali.

Insieme hanno creato OncoReflex Integrato®, un metodo che unisce corpo, mente ed emozione,

per formare riflessologi capaci di leggere il corpo

e accompagnare la persona, non solo trattando un piede.

Perché scegliere questo percorso

Se sei un riflessologo o un operatore del benessere e senti il bisogno di:

• portare più visione e profondità nei trattamenti,

• capire cosa il corpo comunica oltre il sintomo,

• gestire con sicurezza la relazione con persone fragili o oncologiche,

• distinguerti come professionista competente e umano,

allora il Metodo OncoReflex Integrato® è il passo successivo nella tua evoluzione professionale.